Tutti i principi attivi della cannabis hanno il loro effetto ottimale quando vengono utilizzati tutti assieme, quindi quando viene fumata o vaporizzata. Andiamo ad elencarne i 6 più famosi, visto che in tutto sono all’incirca più di 400!
THC – Delta-9-tetraidrocannabinolo
È un principio attivo appartenente alla famiglia dei cannabinoidi che sono dei principi psicoattivi, cioè dotati di azione psicotropa, ovvero capaci di modificare lo stato psico-fisico di un soggetto (aumento della fame, diminuzione dell’ attenzione, variazioni di percezione e umore) ma può generare anche tachicardia e stato d’ansia, anche se questi ultimi, secondo alcuni studiosi sono associati agli effetti della clorofilla e non del thc.
Utilizzo medico: psicostimolante, antinausea, anticinetosico (chinetosi: disturbi neurologici provocati da spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio in altalena, su una giostra o durante viaggi con mezzi di trasporto come nave, automobile, aereo, ecc.), stimolante dell’appetito, antitremore, abbassa la pressione endoculare, antidolorifico ed euforizzante. Se si ossida diventa CBN che in dosi massicce può produrre disorientamento spazio-temporale e vertigini.
CBD – Cannabidiolo
Il principio attivo contenuto in maggior quantità nei prodotti di Canapa Terranova. È un metabolita secondario della cannabis, il secondo principio attivo più presente nella cannabis non psicoattivo che riduce gli effetti negativi del thc; è molto importante anche per combattere l’insonnia visto che aumenta la qualità del sonno e riduce gli stati d’ansia.
Utilizzo medico: miorilassante, sedativo, ansiolitico, antinfiammatorio, antidiscinetico, antiepilettico, antiasmatico. Agisce sul tipo e sulla durata degli “effetti” con funzioni attenuanti o dilatanti nel tempo. E’ comunque necessario per avere “effetti” una percentuale minima dello 0,3%.
THCA – Acido 9-tetraidrocannabinolico
Non è altro che il precursore del thc e non è psicoattivo; solo tramite una reazione chimica spontanea che si chiama decarbossilazione (reagisce rimuovendo una parte della molecola thca detta gruppo carbossilico diventando thc) diventa psicoattivo. Questa reazione si attua durante la seccatura dei fiori.
CBDA – Acido cannabidiolo
Precursore del CBGA (acido cannabigerolico), è un componente abbastanza presente nei fiori ricchi di CBD; inoltre anche in questo caso la combustione trasforma il CBDA in CBD in una reazione decarbossilativa ossia di rimozione di un gruppo carbossilico della molecola madre (cbda).
Utilizzo medico: agisce sulle infiammazioni inibendo dei particolari enzimi, è antidolorifico, riduce il senso di nausea e di vomito quindi è usato su pazienti in cicli di chemioterapia per prevenire a questi ultimi potenzialità antiepilettiche.
CBN – Cannabinolo
È un cannabinoide psicoattivo che deriva dalla disgregazione del thc. Si forma durante le ultime fasi della seccatura, è efficace anche in piccolissime dosi ed è molto importante in quanto oggetto di studi riguardo la rigenerazione del tessuto osseo.
Utilizzo medico: può essere sostituito a diversi psicofarmaci, per l’anoressia, ultimamente oggetto di ricerca sulle patologie legate al tessuto osseo.
CBG – Cannabigerolo
È il primo cannabinoide prodotto dalle piante e non è psicoattivo. Lo si può trovare nelle infiorescenze durante le prime fasi di fioritura e neutralizza solo parzialmente gli effetti psicoattivi del thc.
Utilizzo medico: contro l’ansia, contro la tensione muscolare.
La coltivazione della canapa indoor non deve essere associato ad un processo impossibile. Con alcune istruzioni da seguire si possono ottenere importanti e gratificanti risultati. Coltivare cannabis indoor può essere senza dubbio un ottimo passatempo che garantisce sicuramente una buona dose di privacy ed anche, ovviamente, la possibilità di avere a disposizione canapa tutto l’anno. …
Quello della canapa terapeutica, si sa, è un settore in continua evoluzione e per questo ci sono molte informazioni confuse per i consumatori sulle distinzioni dei vari oli di canapa e sui processi necessari alla realizzazione. Per comprenderli meglio e aiutarvi a prendere la decisione giusta, deliniamo le differenze tra l’olio di canapa CBD o …
I semi di canapa, o più in generale la canapa, per pregiudizi o semplicemente per disinformazione, sono spesso associati alle sostanze stupefacenti. In realtà così non è poiché i semi di canapa non contengono THC, ovvero il responsabile dell’effetto psicoattivo della cannabis, pertanto il loro consumo è autorizzato. SEMI DI CANAPA, GENERALITÀ ED UTILIZZI I …
Inizia così il viaggio. Non intendiamo un viaggio qualunque, né vogliamo si intendano altri concetti, dato che parliamo di canapa sativa. E quindi, partiamo alla scoperta di questo prodotto la cui storia comincia molto tempo fa ma che solo da pochi anni si è affacciato sul mercato internazionale. Grazie alla nuova normativa in materia di …
I 6 PRINCIPI ATTIVI PIÙ FAMOSI DELLA CANNABIS
Premessa
Tutti i principi attivi della cannabis hanno il loro effetto ottimale quando vengono utilizzati tutti assieme, quindi quando viene fumata o vaporizzata. Andiamo ad elencarne i 6 più famosi, visto che in tutto sono all’incirca più di 400!
THC – Delta-9-tetraidrocannabinolo
È un principio attivo appartenente alla famiglia dei cannabinoidi che sono dei principi psicoattivi, cioè dotati di azione psicotropa, ovvero capaci di modificare lo stato psico-fisico di un soggetto (aumento della fame, diminuzione dell’ attenzione, variazioni di percezione e umore) ma può generare anche tachicardia e stato d’ansia, anche se questi ultimi, secondo alcuni studiosi sono associati agli effetti della clorofilla e non del thc.
Utilizzo medico: psicostimolante, antinausea, anticinetosico (chinetosi: disturbi neurologici provocati da spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio in altalena, su una giostra o durante viaggi con mezzi di trasporto come nave, automobile, aereo, ecc.), stimolante dell’appetito, antitremore, abbassa la pressione endoculare, antidolorifico ed euforizzante. Se si ossida diventa CBN che in dosi massicce può produrre disorientamento spazio-temporale e vertigini.
CBD – Cannabidiolo
Il principio attivo contenuto in maggior quantità nei prodotti di Canapa Terranova. È un metabolita secondario della cannabis, il secondo principio attivo più presente nella cannabis non psicoattivo che riduce gli effetti negativi del thc; è molto importante anche per combattere l’insonnia visto che aumenta la qualità del sonno e riduce gli stati d’ansia.
Utilizzo medico: miorilassante, sedativo, ansiolitico, antinfiammatorio, antidiscinetico, antiepilettico, antiasmatico. Agisce sul tipo e sulla durata degli “effetti” con funzioni attenuanti o dilatanti nel tempo. E’ comunque necessario per avere “effetti” una percentuale minima dello 0,3%.
THCA – Acido 9-tetraidrocannabinolico
Non è altro che il precursore del thc e non è psicoattivo; solo tramite una reazione chimica spontanea che si chiama decarbossilazione (reagisce rimuovendo una parte della molecola thca detta gruppo carbossilico diventando thc) diventa psicoattivo. Questa reazione si attua durante la seccatura dei fiori.
CBDA – Acido cannabidiolo
Precursore del CBGA (acido cannabigerolico), è un componente abbastanza presente nei fiori ricchi di CBD; inoltre anche in questo caso la combustione trasforma il CBDA in CBD in una reazione decarbossilativa ossia di rimozione di un gruppo carbossilico della molecola madre (cbda).
Utilizzo medico: agisce sulle infiammazioni inibendo dei particolari enzimi, è antidolorifico, riduce il senso di nausea e di vomito quindi è usato su pazienti in cicli di chemioterapia per prevenire a questi ultimi potenzialità antiepilettiche.
CBN – Cannabinolo
È un cannabinoide psicoattivo che deriva dalla disgregazione del thc. Si forma durante le ultime fasi della seccatura, è efficace anche in piccolissime dosi ed è molto importante in quanto oggetto di studi riguardo la rigenerazione del tessuto osseo.
Utilizzo medico: può essere sostituito a diversi psicofarmaci, per l’anoressia, ultimamente oggetto di ricerca sulle patologie legate al tessuto osseo.
CBG – Cannabigerolo
È il primo cannabinoide prodotto dalle piante e non è psicoattivo. Lo si può trovare nelle infiorescenze durante le prime fasi di fioritura e neutralizza solo parzialmente gli effetti psicoattivi del thc.
Utilizzo medico: contro l’ansia, contro la tensione muscolare.
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